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Faccioni inutili pt.2

I “faccioni inutili” sono, a poco meno di un mese dalle elezioni regionali, situati ovunque come preventivato.

Sono accadute, però, delle situazioni alquanto particolari, possiamo chiamarla una ribellione silenziosa, atti di vandalismo, gesti di qualche stupidotto un po’ esibizionista.

Ci riferiamo ai numerosi sabotaggi avvenuti in Via Papiria, sono state prima abbattute delle installazioni rappresentanti la candidatura di alcuni personaggi politici, poi oscurate alcune gigantografie con un metodo piuttosto semplice ovvero cartoncini e colla.


[foto da fanoinforma.it]

Queste missioni, supponiamo notturne, hanno sicuramente infastidito i personaggi ritratti in posa e quest’ultimi si sono già lamentati con ogni mezzo di informazione loro disponibile, ormai sapete quali e non li citiamo neanche più.

Noi riflettendo, non sappiamo se questi gesti siano giusti o meno, ma probabilmente è la prima volta che a Fano si verifica una cosa del genere, forse i cittadini sono stanchi e iniziano a rispondere ad un continuo di prese in giro.


[foto da fanoinforma.it]

Totem

Faccioni inutili

Come sempre i muri della città saranno per il periodo elettorale il solito album di figurine.
E’ interessante come improvvisamente tutti si ricordino di essere nostri amici e di sorriderci su manifesti 3 per sei lungo le strade principali.

“La storia del nostro futuro” e “diritti, progetti, passioni”  sono alcuni di questi slogan, che analizzandoli non vogliono dire assolutamente niente, ma questa classe politica ci considera forse molto inebetiti e possibilitati di dare il nostro voto in maniera subdola.

Una cosa estremamente importante da dire è che noi stiamo dalla parte di chi vuole veramente cambiare la città, o regione, attraverso non questo uso aggressivo di manifesti e spot televisivi, abbondantemente ridicoli, ma attraverso il web e incontri in cui scambiarsi idee e prospettive future.

Il costo sarebbe minore e chi vota avrebbe modo di essere più coinvolto e informato, il rovescio della medaglia è chiaro, occorrono o occorerebbero grandi sforzi con un risultato iniziale non proprio edificante.

Questo è un video di Fano 5 stelle che mostra la situazione di sei mesi fa:

Ora, il problema che si pone non è tanto a nostro avviso se regalare l’ambita e succulenta poltrona a uno o all’altro, ma molto di più chi garantisce di fare cosa.

Spiego meglio. Per diventare sindaco bisogna essere stimati in città, svolgere bene il proprio incarico, fatte determinate promesse, mantenerle, e avere consenso da parte della cittadinanza.

Il sindaco quindi rimane, in un certo senso, sotto il nostro controllo in quanto opera nella nostra località ed è insieme alla giunta responsabile dei suoi incarichi. Se il sindaco non funzionasse, il mandato successivo non lo vorrebbe più vedere nessuno.

Invece stiamo parlando ora di dare una poltrona a qualcuno, che conosciamo o meno, per fare non si sa cosa, sotto il controllo di non si sa chi. Quindi oltre agli slogan di circostanza, nulla più.

Eclatante è stato il fatto che sia stato possibile realizzare un controverso spot da quasi due milioni di euro per promuovere la regione Marche, ricco di polemiche per costi e appalto, e altre uscite patrimoniali riguardanti libri autocelebrativi a spese nostre sull’operato dell’ultimo governatore.

L’esempio direi più manifesto della fioritura di queste figure in camicia, giacca e sorriso smagliante è quella di un telo che pubblicizza la candidatura della lega nord a queste elezioni appeso su un palazzo in piena piazza XX settembre, ignorando decoro urbano soprattutto in centro storico, dove di solito è più severo.

Siamo certi che abbiano tutti i permessi per farsi vedere su ogni parete, volevamo solo chiudere dicendo che sbattendoci la tua foto in faccia non significa che ti dobbiamo votare.

Totem // Tungsteno